COS’È LA POSA CERTIFICATA DEGLI INFISSI
Nel mondo dei serramenti esiste la posa certificata? O è solo una grande bufala?
Quasi tutti affermano di effettuare una posa certificata e di avere un certificato a tale proposito.
In effetti, su quest’argomento esiste una grande confusione. Pare quasi che non esista una posa fatta male.
Tutti, a parole, garantiscono tutto. Ma le cose stanno proprio così? O si stanno confondendo parole e concetti?
Molte aziende o posatori parlano di posa certificata o per aumentare il proprio appeal e attrarre clienti, o perché, semplicemente, non conoscono le leggi in materia.
Partecipare ad un corso di posa in opera che si è concluso col rilascio di un attestato di partecipazione, non vuol dire essere un posatore certificato, possedere un certificato riconosciuto dagli organi competenti o essere iscritti ad un albo professionale.
Quindi, attenzione a diffidare dai serramentisti che dichiarano di avere una posa certificata.
A meno che non siano iscritti ad un albo professionale di posa del serramento che, purtroppo, ad oggi non esiste (ma che nascerà dopo la pubblicazione della norma UNI 11673-2 ora in inchiesta pubblica finale).
Cosa deve fare il serramentista e cosa deve richiedere il cliente
Il cliente dovrebbe richiedere al serramentista di inserire nel contratto di fornitura e di posa la norma volontaria UNI 11673-1.
Questa norma volontaria dice che le prestazioni dell’infisso ottenute in laboratorio (e dichiarate dal produttore) devono essere mantenute anche dopo la posa ed essere costanti nel tempo, in funzione della vita media dell’infisso.
Inoltre, indica anche che tipo di prodotti usare e quali sono le criticità più comuni da risolvere (tipo i ponti termici).
Non più, quindi, viti e silicone, come attualmente fanno un poco tutti.
Una posa fatta bene prevede l’utilizzo di tutta una serie di materiali specifici ben individuati: nastri autoespandenti, schiume elastiche, sigillanti ms-polimeri, pellicole di tenuta aria-vapore, contro-telai termici, fondo giunti, ecc.
Quali sono le varie fasi della corretta posa in opera dei serramenti
Rilievo misure
In questa fase è importante la presenza di un professionista del risanamento energetico del foro finestra che coordini – in cantiere – tutti i vari attori che gravitano attorno al serramento: il tecnico (progettista), il costruttore (o impresa edile) e il cliente preposto a decidere.
La progettazione della posa in opera
Tale attività, da realizzarsi secondo la norma UNI 11673-1 è di competenza del progettista e può essere delegata al produttore dei serramenti il quale dovrà tenere conto delle “desiderate” del cliente, delle indicazioni del progettista e compendiare anche le esigenze dell’impresa di costruzione. Non ultimo, è importante che il progetto sia realizzabile. Compito del progettista della posa è la redazione dei disegni tecnici comprensivi di abaco soglie e di abaco contro-telai. Tutto ciò è propedeutico per ottenere una tenuta agli agenti atmosferici (aria, acqua, vento), nonché isolamento termo-acustico e una sicurezza anti-intrusione.
La realizzazione di controtelai e infissi certificati
Una volta progettata la posa è importante che i contro-telai termici vengano realizzati seguendo le specifiche di progetto e dotati di tutti gli accessori (pellicole di tenuta aria-vapore, eventuale retina porta rasante). Sarebbe opportuno che la posa dei contro-telai avvenisse da parte del posatore dei serramenti con la collaborazione dell’impresa edile al fine di ottenere una particolare cura del primo giunto tra contro-telaio e muro. Per ottenere maggiori garanzie, chi ha realizzato i contro-telai dovrebbe realizzare anche gli infissi secondo le stesse specifiche prestazionali.
L’incarico di posa
Il produttore dei serramenti ha l’obbligo di redigere un Manuale di Posa e consegnarlo all’eventuale posatore esterno (se non è lui stesso), al fine di evitare incomprensioni ed indicare tutti i materiali da utilizzare, secondo la norma UNI 11673-1. Oltre al Manuale di Posa il produttore ha l’obbligo di predisporre un Manuale di Uso e Manutenzione e di consegnarlo al cliente.
Il protocollo di collaudo
Lo scopo del Protocollo di Collaudo è quello di verificare, in contraddittorio (eventuale) con la Direzione dei Lavori e/o il cliente, che i lavori sono stati effettuati secondo il progetto. Eventuali anomalie o manchevolezze dovranno essere annotate sullo stesso e firmato dal posatore e dal cliente (o D.L.).
La garanzia sulla posa
Trattandosi di un bene durevole le finestre, come pure la posa, devono essere garantite per più dei canonici due anni previsti dal Codice del Consumo. La garanzia sulla posa (per iscritto) deve essere rilasciata, ovviamente, dal posatore che ha eseguito i lavori.
Il post-vendita
Il rapporto con il cliente non si esaurisce con la posa in opera ma continua nel tempo stipulando con lo stesso un contratto di manutenzione periodica (facoltativo) in cui un professionista va a verificare a intervalli programmati di tempo, il corretto funzionamento e la tenuta di tutti i materiali posati, nonché pianificare eventuali interventi dovuti a rotture di componenti o modifiche. Cosa molto importante è che o il posatore o il produttore abbiano un archivio elettronico dei lavori eseguiti (vedi Sistema Qualità) da dove è possibile evincere tutte le varie fasi di lavoro, i componenti e i materiali utilizzati al fine di averne memoria per eventuali sostituzioni.